- Racconti erotici
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Di solito non ceniamo mai insieme alla stessa tavola.
Di solito lei si fa servire i piatti che le preparo con cura certosina e aspetto in piedi che lei finisca, riempiendo i bicchieri in base ad un suo cenno.
Ora è seduta di fronte a me degustandosi tranquilla il piatto di pesce spada alla griglia.
Faccio per alzarmi per servirle il vino…
«No, non muoverti, faccio da sola» e si versa un bicchiere di Ribolla Gialla.
«Bravo, come sempre hai azzeccato il vino: fresco e minerale che esalta il pesce.» Mi dice soddisfatta iniziando a giocare con la lingua intorno al bicchiere.
Non capisco cosa stia facendo, lei di solito queste cose non le fa con me.
Si sbottona la camicetta facendomi intravedere il suo meraviglioso seno e d’impulso abbasso lo sguardo; non sono nessuno per poterla vedere nel suo splendore.
«Guardami!»
Bofonchio qualcosa tenendo sempre gli occhi bassi.
«Guardami e non dire nulla!» Mi ordina con voce gentile.
Esitando sollevo lo sguardo timidamente.
Lei si sta accarezzando i capezzoli con le dita inumidite di vino e mi fissa divertita.
Continua a toccarsi i meravigliosi capezzoli rosei con lenti movimenti circolari.
Sono felice: mai avrei pensato di poter assistere a questo privilegio.
Si alza; si toglie la gonna; inizia a sfiorarsi con le sue bellissime mani affusolate l’interno delle mutandine rosse di pizzo.
Mi sto eccitando e d’istinto le mie mani si muovono per sbottonare i pantaloni ma i suoi occhi verdi smeraldo mi fissano.
Resto immobilizzato continuando ad osservarla ipnotizzato.
Continua così per qualche minuto e poi con l’altra mano tira fuori dalla borsetta il suo “amico che non delude mai”, così lo chiama il suo giocattolo quando la giornata è andata storta o quando ha voglia di divertirsi.
Quante volte ho invidiato quel oggetto in silicone morbido!
Un amante capace di dare il massimo piacere che una donna, come lei, si merita.
Ora lo sta leccando prima da un lato, poi dall’altro…
Oddio, anche la sua lingua rosea dai margini lisci mi fa impazzire! Al suo passaggio dona delle graziose perline di saliva sulla superficie liscia.
La luce al Led nell’impugnatura del giocattolo incomincia a colorarsi … sembra quasi che prenda vita per le attenzioni che riceve.
Selvaggiamente lancia sul pavimento tutte le vettovaglie della tavola.
Si siede sul tavolino davanti a me con le gambe leggermente aperte e inizia a masturbarsi facendo penetrare a fondo “l’amico che non delude mai”.
Sono a pochi centimetri dal suo sesso! Lei mi sta regalando, per la prima volta, la vista di come gode una Dea.
Sto impazzendo sento l’eccitazione che pulsa dal fondo dei pantaloni da farmi male.
Credo che lei lo sappia e me lo preme con il tacco della décolleté guardandomi famelica.
Prosegue così finché il suo amante la fa esplodere di piacere!
Ho dei sussulti; sto impazzendo dal desiderio; mi sfuggono dalle labbra due sole parole: «Ti prego …»
Resta immobile gustandosi il massimo benessere raggiunto poi, osservandomi maliziosamente con i suoi occhi seri, mi rimprovera.
«Ti avevo detto di stare zitto e fermo!»
Si alza e dirigendosi in camera mi ordina sadicamente: «Pulisci tutto e guai a te se ti tocchi!»
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